Tutto quello che si sceglie di indossare comunica qualcosa: gusti, personalità, umore…Ma ci sono capi più di altri che sono perfino in grado di influenzare atteggiamenti e stati d’animo di chi li porta. Basti pensare a quanto ci si senta sensuali con un tubino aderente, a quanto il livello di empowerment cresca vestendo un tailleur doppiopetto, a quanto ci si senta “a casa” infilate in una tuta…
I pantaloni baggy sono uno di quei capi:
Li indossi e subito senti il desiderio di sprofondare le mani in tasca, di incedere con andatura un po’ dinoccolata. C’è chi giura di sentirsi più giovane di qualche anno! Ecco, con addosso i Baggy Fatigue Relaxed Fit di Cigala’s queste sensazioni sono addirittura amplificate. Vuoi che l’azienda marchigiana ha sfruttato i suoi 25 anni di esperienza per conferire ai suoi Baggy una vestibilità sofisticata, che non ingoffa, ma che accarezza la silhouette lasciandola libera di esprimersi al meglio, qui allargando, lì stringendo… La ricerca anatomica è minuziosa e il risultato si vede al primo fitting.
Vuoi che il tessuto scelto, il velluto corduroy a coste, è una tendenza al top per quest’inverno e Cigala’s lo interpreta in una mischia speciale di cotone, lino ed elastan in ben 22 colori (compreso il Mustard della foto) e anche in versione denim, sempre dotando ogni esemplare di cartellini in denim riciclato, etichette in Pet riciclato e rivetti nichel-free (come tutti i capi firmati Cigala’s, del resto). Vuoi che il loro design mixa ad arte tutte le qualità di un fit confortevole alla spontaneità del classico jeans da lavoro, con le tipiche tascone applicate sul davanti e la gamba con cavallo appena sceso, che si assottiglia sopra il malleolo…
Insomma, Cigala’s ha reso i suoi Baggy Fatigue un vero amplificatore di personalità… femminile. Da portare a proprio piacimento: con dolcevita tricot infilato in vita e rimborsato, con T-shirt e blazer scozzese, con felpa cropped… Tenendo presente che, malgado l’aria scanzonata, amano alla follia i tacchi e i risvolti bassi, come si usava nei mitici anni ’80.